Human Company, gruppo fiorentino leader in Italia nel comparto dell’outdoor, con cui CrippaConcept collabora ormai da anni, a novembre ha riunito nella Palazzina Reale di Firenze importanti player del settore per porre l’accento sul potenziale economico dell’industria turistica dell’open air in Italia, da Nord a Sud.

Focus del convegno, dal titolo “OPEN/01: Sviluppo economico, innovazione e valorizzazione del territorio: le opportunità del turismo outdoor”, il segmento della travel industry che si presenta in forte crescita con un valore stimato di circa 5 miliardi di euro incluso l’indotto e oltre 60 milioni di presenze nel 2018.

I temi del convegno

Tra dati di scenario, nuovi trend, progetti di investimento e casi concreti di successo, un panel di relatori autorevoli provenienti dal mondo delle istituzioni e della ricerca, operatori del settore e soggetti a sostegno degli investimenti, hanno illustrato lo stato dell’arte e le dinamiche innovative e valorizzanti del comparto, senza tralasciare le difficoltà di sviluppo del business, nel tentativo di individuare le linee guida per sfruttarne le potenzialità.

È da qui che è partito l’intervento di Marco Galletti, CEO di Human Company. Se paragonato con paesi limitrofi e simili per offerta turistica (un mix di storia, cultura, mare e natura) il mercato Italia è in affanno. La Spagna, per esempio, nel 2017 ha incassato dal turismo 40 miliardi in più dell’Italia (80,2 miliardi contro 39,2 miliardi) ed è riuscita a scalare la classifica mondiale, conquistando il secondo posto quale destinazione turistica dopo la Francia (l’Italia è solo quinta) grazie a un piano strategico di investimenti in infrastrutture e offerta. Eppure il potenziale dell’Italia è enorme. Lo dimostrano i numeri.

Per la destinazione Italia il 2017 è stato un anno record

Con 427 milioni di notti la Penisola ha segnato +6% rispetto al 2016, registrando un incremento di presenze sia di stranieri (+6,3) che di italiani (+5,6%). Il contributo totale dell’industria turistica all’economia italiana nel 2017 è stato di 223 miliardi di euro, pari al 13% del PIL: un valore superiore alla media mondiale (10,4%) ed europea (10,3%), che conferma l’Italia quale paese a vocazione turistica. L’impatto economico si riflette in maniera rilevante sul mondo del lavoro, con oltre 3,4 milioni di posti direttamente o indirettamente generati nel 2017, pari al 14,7% dell’occupazione totale della Penisola.

Sul podio degli ospiti stranieri svetta la Germania (+15%), seguita dagli Stati Uniti in leggera flessione rispetto all’anno precedente (-2%) e Francia (+7%). Nella classifica delle regioni più amate la prima è il Lazio, seguita da Lombardia, Toscana, Campania e Veneto. Regione quest’ultima che si conferma tra le best performer nel comparto dell’outdoor.

Per il 2019 la previsione sugli arrivi stimati nel settore del turismo all’aria aperta è addirittura in crescita e si attesta su un +3%. Per migliorare ulteriormente le performance è necessario però continuare a puntare su ecosostenibilità, innovazione, valorizzazione del territorio e capacità di attirare flussi turistici internazionali, a cui si affianca una presenza domestica, in costante crescita. Per fare ciò bisogna individuare le giuste formule turistiche per sviluppare l’enorme potenziale della destinazione Italia e avviare un processo virtuoso di innovazione e valorizzazione del territorio e delle innumerevoli risorse che esso offre. «Per realizzare queste finalità – spiega Marco Galletti – serve unire le forze e fare sistema tra operatori del settore, investitori pubblici e privati e istituzioni, per portare il turismo open air di qualità anche nel Sud Italia».

Obiettivi che, come CrippaConcept, condividiamo pienamente e ci impegniamo costantemente a perseguire.

 


Fonti dei dati presentati al convegno OPEN/01: primo Osservatorio del Turismo Outdoor realizzato quest’anno da Human Company in collaborazione con Travel Appeal, Il Sole 24 Ore, Enit 2017.